Cosa C'è Nel Post Ortodosso

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Anonim

Il digiuno nell'Ortodossia implica varie forme di astinenza dai piaceri mondani, comprese le restrizioni sul cibo. Qual è il modo giusto per digiunare, è necessario sapere quando e quali alimenti dovrebbero essere consumati.

Cosa c'è nel post ortodosso
Cosa c'è nel post ortodosso

Prima di iniziare il digiuno, devi capire il significato stesso dell'astensione dal cibo. Il digiuno non significa solo rinunciare alla carne o a una dieta dimagrante. Questa è un'esperienza spirituale, la cui ricezione è associata a tutta una serie di restrizioni. Durante questo periodo, il cibo non dovrebbe suscitare i desideri peccaminosi di una persona e non dovrebbe essere intrattenimento. Pertanto, non dovresti passare molto tempo a preparare prelibatezze, anche da prodotti consentiti. È meglio dedicare i minuti e le ore liberati alla meditazione spirituale e alla preghiera.

Nel digiuno ortodosso, il consumo di carne è tradizionalmente proibito. Inoltre, l'elenco dei prodotti non autorizzati include il latte e tutti i suoi derivati, nonché le uova.

Il permesso o il divieto di pescare dipende dal giorno specifico del digiuno. Ad esempio, è consentito in alcuni giorni di Natale e di Quaresima di Pietro, solitamente il martedì, il giovedì e il fine settimana.

Nei principali giorni di digiuno, la dieta è costituita da alimenti vegetali. Il ruolo di una fonte di proteine è svolto dai funghi, che vengono utilizzati attivamente nella cucina magra russa. Possono essere stufati, fritti, bolliti, al forno o in scatola. La migliore fonte di grasso è l'olio vegetale, chiamato anche olio magro in epoca pre-rivoluzionaria.

La questione se sia possibile mangiare dolci durante il digiuno può essere considerata completamente irrisolta. Nella Russia pre-rivoluzionaria, lo zucchero veniva spesso tolto anche dalla mensa magra, poiché si credeva che fosse purificato con sangue bovino. Oggi, con la consapevolezza che, ad esempio, il cioccolato è costituito interamente da componenti vegetali, rimane la questione della sua accettabilità. Tuttavia, è consigliabile rinunciare ai dolci principalmente perché non corrisponde all'idea stessa del digiuno: non è necessario per mantenere la vitalità e il suo uso può essere attribuito all'intrattenimento.

In alcuni giorni sono previste restrizioni ancora più severe. Ad esempio, il Venerdì Santo, il penultimo giorno della Grande Quaresima, è consigliabile non mangiare affatto.

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